viernes, 11 de junio de 2010

Il "We Are The World" di Sudafrica 2010

Commovente molto commovente. Dalle parole del coordinatore per il mondiale di calcio 2010: l'Africa aspetta da 80 anni un mondiale". Quella frase lascia molto spazio per la discusione.
Per cominciare: l'Africa aspetta e continua ancora ad aspettare con la stessa intensità calcistica che si contenga la fame, le guerre, le malattie che affliggono il continente da quando "l'uomo bianco" ha messo piede in quella parte del mondo. Si aspetta e tutto fa supporre che si continuerà ad aspettare perché come ben si sà, un campionato mondiale di calcio così come tutti gli "All Star" della canzone mondiale non sono riusciti a fermare ,neanche per un po, tutte le disgrazie che affliggono il martoriato continente africano.
Dal "We Are The World" del 1986 ben poco o nulla si é fatto per il continente nero.
Per molti africani,trovare il Diego,Messi, Beckam, Ronaldo e tutte le altre stelle del calcio mondiale è un "quasi rassicuranti" che certamente svanirà alla fine dei giochi.
C'e una speranza. Certamente c'e. Ma purtroppo la storia insegna che di speranze quel continente ne è pieno e che le sue sofferenze ancora sono troppe.
Molto commovente vedere gli artisti di tutto il mondo cantare in un stesso scenario, quasi sembrava un "We Are The World" stile Michael Jackson e compagnia che poco o nulla è riuscito a fare per l'Africa e che molto ha arricchito gli artisti del canto.
"We are the world" Sudafrica 2010 sì,ma di quelli che ancora soffrono e di quelli che sono pieni di vaghe speranze.

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